8 Marzo 2021

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Sarebbe bello festeggiare l’8 marzo, andare nelle strade e nelle piazze e commemorare con entusiasmo le conquiste economiche, politiche e sociali di donne che hanno trasformato le vite di tantissime altre donne. Significherebbe aver raggiunto finalmente l’obbiettivo di avere pari diritti, pari opportunità nel rispetto delle differenze. Sarebbe bello festeggiare tutte insieme a tutti, ma non è ancora il momento. Le discriminazioni di genere nel mondo del lavoro, dello sport, della scuola, nella politica e il numero sempre più alto di violenze sulle donne non ci permettono di fare festa. Le straordinarie conquiste che hanno meritato una data dedicata nel calendario mondiale sono sempre più calpestate. Non possiamo festeggiare se la politica non riesce a distribuire parte del lavoro spesso non riconosciuto di cura e di accudimento della famiglia anche agli uomini. Non possiamo festeggiare se in un momento come questo sono le donne a sacrificare maggiormente il proprio tempo e la propria carriera per occuparsi dei figli e degli anziani. La festa è rimandata, purtroppo. Anche quest’anno dobbiamo dedicare questo 8 marzo alla commemorazione di quei diritti che seppur conquistati sono in costante pericolo. Anche questa volta non potremo chiamarla festa, ma GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE, di tutte le donne che ogni giorno si battono per il riconoscimento di pari diritti e opportunità.